martedì 12 marzo 2013

[Ci penso io] Pedofilia e i reati che ne conseguono

In questo blog ho sempre tenuto da parte i fatti politici e qualunque cosa NON riguardasse la scrittura o la lettura.
Ma proprio oggi mi è capitato di leggere un ennesimo affronto e mi è parso giusto condividerlo con voi.
Gaetano Pecoraro ha intervistato un uomo di chiesa, il quale ha giustificato la pedofilia, "tanto da arrivare a dare la colpa ai ragazzini" (è scritto qui).
E il cardinale Sigalini ha continuato affermando che "i figli, anche quando sbagliano, restano figli."

Sapete, io non la concepisco questa cosa del perdono portata a questi livelli. Ci dovrà pur essere un punto di non ritorno.
Dovrà pur esistere un limite da non superare. 
Un bambino, un ragazzino, chiede le coccole e si ritrova violentato? 
Sarò di strette vedute io, ma il passaggio tra l'una e l'altra cosa mi sembra forzato. Come è forzato il perdono e la GIUSTIFICAZIONE di questi abomini.

Avete mai visto il film Sleepers?
Parla di quattro ragazzini tra i 10 e i 14 anni violentati per un anno in un riformatorio.
In particolare c'è uno di loro che viene costretto a pregare - per loro è un gioco - se "non vuole sentire tutto il bastone". Mettetevi l'animo in pace, il bastone lo sente comunque.
È crudele, è angosciante. 
Dentro a una chiesa è anche peggio: c'è un fatto morale, che la chiesa ci insegna. 
Non ci si dovrebbe basare sull'amore, sul rispetto per il prossimo? 
Dov'è l'amore in tutto questo? E il rispetto?

Mi spaventa l'idea che le mura della fede servano a proteggere criminali, invece che a salvarci da essi.
Perché credere in qualcosa, in qualcuno, che piuttosto di vedere il proprio errore, lo scarica su chi ha subito?

I figli che rimarranno pur sempre figli, ma non possono rimanere impuniti.

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