sabato 28 giugno 2014

[Stanza d'Hotel] Il pomeriggio

Titolo: Il pomeriggio

Capitolo: 3/10

Genere: Giallo

Trama: Per lavoro, Marvin è costretto ad alloggiare al Bell’Hotel, dove con il passare del tempo arriva a crearsi una vita parallela. Una vita che però lo annoia tanto quanto la prima, nonostante le distrazioni.
A ravvivarla, però, non sarà certo un lieto evento.
Domanda di fine capitolo: Quale dettaglio incuriosirà l'ispettore Palmieri?

Risposte: a) Angela è scalza, ma sono presenti delle impronte di tacchi; b) vicino alla finestra è presente un bicchiere con dei mozziconi di sigaretta; c) entrambe le risposte!

IL POMERIGGIO
Marvin le succhiava il capezzolo sinistro, stringendo forte le natiche tra le mani: gli piaceva spingere Angela contro la testiera del letto e appallottolarsi su di lei come fosse un riccio. Era un’amante della penetrazione regolare, con l’unico picco finale, e a lei piaceva.
Le piaceva essere contenuta in quell’abbraccio carnale, era come se non volesse perdersi nulla del suo corpo, tenendolo così vicino al proprio.
Marvin liberò il capezzolo, e appoggiò la fronte nell’incavo del collo di Angela, il movimento del suo bacino cambiò, si fece più intenso, quasi disperato. Marvin si lasciò andare in qualche mugugno ed eiaculò.
Continuò a riportare i pensieri a quella mattina per tutta la riunione, come se racchiudesse l’interno fine settimana. Ci ripensò quasi morbosamente, a tal punto da isolarsi completamente. Gli piaceva credere di prendersi quei giorni di pausa dalla sua vita principale, ma non era veramente così: non era mai andato a trovare Angela in giorni diversi dalle riunioni, che comunque capitavano abbastanza regolarmente. C’erano stati periodi in cui si erano visti tutti i mesi, e questo forse aveva dato ad Angela un’idea sbagliata. Marvin si era imposto di rispettare quei giorni, di non sforare nemmeno di un pomeriggio: la sua vita non era un granché, e non intendeva peggiorarla dando qualche sospetto a sua moglie.

giovedì 26 giugno 2014

[Stanza d'Hotel] Clienti affezionati

Capitolo: 2/10

Genere: Giallo

Trama: Per lavoro, Marvin è costretto ad alloggiare al Bell’Hotel, dove con il passare del tempo arriva a crearsi una vita parallela. Una vita che però lo annoia tanto quanto la prima, nonostante le distrazioni.
A ravvivarla, però, non sarà certo un lieto evento.
Domanda di fine capitolo: Quale sarà la scena del crimine?
Risposte: a) la camera 21b; b) la camera 21a; c) la camera 26


CLIENTI AFFEZIONATI


Aveva conosciuto Angela a una delle colazioni dell’hotel, due anni prima. Era come se avesse stretto amicizia con una vicina, perché Angela alloggiava qualche stanza più a sinistra sul lato opposto, nella numero 26. 
Alcune trasferte aziendali si erano allungate con il tempo e stringere amicizia con alcuni dei “clienti affezionati”, o almeno così amavano definirsi, era stato inevitabile.
Ogni giovedì organizzavano una tombola nella sala dei pasti, mentre al lunedì gli uomini si trovavano nella sala conferenze a giocare a poker. In genere svuotavano i rispettivi frigo bar e qualcuno era così gentile da andare a prendere le sigarette dal tabaccaio all’angolo.
Marvin rimase chinato davanti al frigo per qualche istante, muovendo lo sguardo tra una vodka iniziata, un gin vecchio dell’ultimo soggiorno e una birra.
Prese l’ultima, stappandola con il cavatappi appeso a un chiodo che prima aveva ospitato un quadretto di cui si vedeva ancora l’alone bianco.

martedì 24 giugno 2014

[Stanza d'Hotel] 21b

Titolo: 21b

Capitolo: 1/10

Genere: Giallo

Trama: Per lavoro, Marvin è costretto ad alloggiare al Bell’Hotel, dove con il passare del tempo arriva a crearsi una vita parallela. Una vita che però lo annoia tanto quanto la prima, nonostante le distrazioni.
A ravvivarla, però, non sarà certo un lieto evento.
Domanda di fine capitolo: che tipo è Marvin?
Risposte: a) un uomo sposato, sulla quarantina, con l'amante (Angela); b) un uomo sulla trentina, semplicemente scontento della routine; c) un uomo sulla quarantina, divorziato e con dei debiti
21b
Marvin è seduto sul bordo del letto, la fronte sudata, la camicia aperta e la cerniera dei pantaloni slacciata.
È nella camera 21b, la parte ovest della precedente e più sontuosa camera 21, quella che si lasciava a famiglie facoltose e che ora presenta la stessa vecchia tappezzeria degli anni sessanta.
La moquette gli permetterebbe di stare a piedi scalzi, ma ha il terrore che vi si annidino insetti dal morso facile, quindi indossa ancora le scarpe.
Nella 21a non sembra venirci mai nessuno, e questo Marvin lo sa perché è cliente fisso del Bell’Hotel: una volta era arrivato in città a tarda sera e l’azienda gli aveva prenotato una camera nell’albergo più vicino alla sede principale, dove lo attendeva una riunione il mattino dopo.

lunedì 2 giugno 2014

[I Riti dello Scrittore] Storie di blog abbandonati

La cosa facile di internet è che ognuno di noi può mettersi in contatto con il resto del mondo, la stampa ha tempi troppo lenti e di solito c'è una selezione. Sul web, invece, ti prendono anche se vai a parlare delle caccole che hai nel naso. E magari qualcuno finisce per trovarti addirittura simpatico, o peggio, interessante!
Ma anche internet ha le sue fatiche, perché con la stessa facilità con cui si inizia si può toccare l'apice e poi gravitare inesorabilmente verso l'interruzione.
Una cosa carina di blogger (e forse di tutte le altre piattaforme per blog) è la possibilità di voltare blog: se arrivate in un blog che alla fine non vi piace poi molto, potete cliccare "prossimo blog", che sta nella parte alta della pagina, e procedere di pagina in pagina, fino a che non capiterete in quel che vi interessa per davvero.
Si tratta di una ricerca estenuante, in effetti, perché basterebbe mettere su google qualche parola chiave per trovare direttamente ciò che volete, ma così facendo vi passeranno davanti anche i blog che credevate di non voler leggere o che speravate di non leggere per niente.
Ecco, bene. Io l'ho fatto per puro gioco: avevo voglia di andare a sbirciare qualche collega, magari leggendo qualche post carino e interessante (cosa che ho fatto) e commentando a destra e a manca per mostrare al mondo la mia presenza (era tutto calcolato, ovviamente!).
E invece (che sarebbe meglio dire "e inoltre" visto che ho veramente letto e commentato, ma non credo si possa scrivere) mi sono ritrovata a contare il numero di blog in disuso, e solo uno di questi annunciava i troppi impegni dell'autore.
Ma quali siano le storie di questi blog abbandonati non si sa bene, ma sono ugualmente riuscita a suddividerle in cinque categorie.


Il Blog PARTO IN QUINTA

In questo genere di blog si noteranno una serie di quindici post suddivisi nei primi due tre giorni di apertura (solitamente sabato e domenica), dei quali il primo è una lunga lettera di presentazione, il secondo un saluto a un altro blogger e il terzo un'immagine nostalgica (in genere sui cartoni animati di quando si era bambini).
Superati i primi due giorni, il blogger si renderà conto che non potrà stare al computer ventiquattrore su ventiquattro e deciderà di prendere la cosa di petto: prepararsi un numero abbastanza sostanzioso di bozze da poter programmare.
Resisterà per la prima settimana, e poi passerà i successivi quattro giorni senza sapere che cosa scrivere e a quel punto citerà canzoni, video e frasi di autori e attori conosciuti, rendendosi conto che potrebbe fare tutto questo semplicemente usando Facebook.


Il Blog A VOLTE RITORNANO

Sono quel tipo di blog che ancora adesso ti danno la vana speranza di essere attivi, perché a volte spunta un post che ti saluta calorosamente e che magari ti mostra un progetto a puntate, per le quali dovrai aspettare altri cinque anni e ancora non lo sai, specialmente se sei nuovo.


Il Blog COMITIVA

Si decide tutti insieme di aprire un blog, in modo da poter avere un numero di seguaci assicurati e un numero di blog da seguire sicuro. Peccato che solo uno su mille ce la fa!
Tutti gli altri inizieranno a diminuire il numero dei post, finendo a commentare solamente per poi dimenticarsi la password d'entrata e per la troppa pigrizia si lascerà perdere.


Il Blog UTILE

Ci sono quei blog che nascono per offrire un aiuto alla comunità: parlano di informatica, di come prenotare le vacanze, di come cucire i calzini e di come scegliere il prossimo taglio di capelli. Per trovarli basta poco, perché nei momenti di massima disperazione ci appariranno in prima fila su google, ma appena avremo ciccato sul tasto "segui" ecco che il blog sarà vecchio di due anni.
Perché quando un blog è utile, gli utenti aumentano e con loro anche le richieste, ma il tempo del blogger rimane sempre lo stesso.
Oberato di lavoro virtuale e reale, il blogger smetterà di pubblicare post, ma non disperate: abbiamo appena dato loro la possibilità di trasformare ciò che ci davano gratis in qualcosa a pagamento, si chiama lavoro.


Il Blog DIARIO DI VITA

Qui troveremo il classico diario, ma in formato elettronico e pubblico. Avremo la possibilità di leggere i pensieri più profondi, le riflessioni più ardite e le rivelazioni più sconcertanti. Il tutto guarnito di orrori ortografici, momenti emo, poesie sconclusionate e litigi ad alto contenuto esclamativo (!!!!!!!!!!11111|!££££??#).
Ne incontreremo di veramente antichi, specialmente dell'annata 2005, e le tinte varieranno dal nero tetro al viola, dall'azzurro al rosa glitterato e sarà un po' come essersi sniffati un miniponi con una cannuccia fatta interamente di zucchero.





Ecco, questi sono i blog abbandonati che io ho incontrato in un piovoso pomeriggio di maggio, ma come ci si può dimenticare di una sesta e temuta categoria: il Blog ARTISTICO, quello in cui si ha sempre un'idea nuova da proporre e si finisce a fare tutt'altro, ma la tenacia regna sovrana e infatti siamo ancora qui... ad aspettare qualche commentino!