venerdì 2 gennaio 2015

[I Riti dello Scrittore] Metodi per sfuggire alla crisi e altre buone scuse

Con il nuovo anno è stato resuscitato l'ultimo rito da parte di fardiconto, il cui commento potete trovare qui.
E come potevo non cogliere la palla al balzo? Quindi eccomi qui, con New York New York di Sinatra che arriva dal salotto, a scrivere sui metodi e le altre buone scuse per non abbandonare o non sentirsi abbandonati dal blog e dall'ispirazione.
Procedo, quindi, nell'illustrare in che cosa consistono i metodi, intanto differenziandoli in trucchi e mascheramenti.
Un metodo è un trucco quando si suole mantenere salda la sostanza di quello che si è creato, e diventa mascheramento quando si inizia a sforare in cose fuori dall'ambito usuale, dando effettivamente nuova essenza. In un certo senso si produce un blog nel blog.
Come esempio per gli uni e per gli altri sfrutterò direttamente le "Impronte di Prisca", così da non sbagliare, non dimenticarmi di qualcosa e, soprattutto, procurarmi ulteriori letture, chissà. Un blogger non deve mai disperare!

"SVELATI I TRUCCHI DI PRISCA" potrebbe essere un ottimo titolo per un articolo scandalistico, ma vi assicuro che non è nulla di così astruso o nuovo. Semplicemente capita di non accorgersi di aver messo in pratica tutte queste cose, o di non averci ancora pensato, il che è sempre frustrante.
Detto questo, io aprii questo blog per dedicarmi alla scrittura pubblica: il confronto, la partecipazione e la condivisione sono forse i tre capisaldi di chi scrive per gli altri oltre che per se stesso. In aggiunta a essi, ci sono i loro corrispettivi: contrasto, adulazione, indifferenza.
Lo scrittore è in genere propenso ad alzarsi rispetto ad altri colleghi, è un Narciso coi fiocchi e, peggio del peggio, risulta indifferente del lavoro altrui. 
Quest'ultima è la pecca che, ritengo, nuoccia maggiormente a un blog, della quale ho pagato e pago il prezzo io stessa.
Questo è, quindi, il primo trucco: PUBBLICHE RELAZIONI, degnarsi degli altri implica trovare consigli e idee, mica poco!
Il secondo trucco è AMPLIARE IL GENERE: «I Riti dello Scrittore» sono proprio questo, come anche il #readingbingo o «INSTANOVEL».
Sono tutti progetti che rimandano alla scrittura, e proprio perché progetti permettono di tenere viva la creatività dal momento che si può saltare dall'uno all'altro come un grillo impazzito. Una delle pecche da affrontare al riguardo sono le scadenze: darsi una scadenza - a meno che non si abbia un certo quantitativo di tempo davanti a sé o una buona preparazione psicologica - è darsi una mazzata sui piedi. Fa male ed è più che mai deleterio: vanno contati gli impegni, i possibili cali di vitalità o un'eccessiva felicità che potrebbe renderci isterici a tal punto da non fare altro che essere felici. Concedetevi tempo, datevi una possibilità!
Il terzo trucco è quello di apportare qualche modifica al blog, insomma, ACCONCIARE LA PIATTAFORMA: a volte un po' di feng shui può far bene, ma anche solo rendersi conto dei difetti o di tutte quelle cose che nel blog vi stavano strette. Con il nuovo anno mi sono resa conto di quanto mi desse fastidio il carattere così minuscolo per i commenti, più di quanto era stato l'amore a prima vista per quel carattere. Così ho colto l'occasione e via, ho modificato i caratteri di base del titolo, dei gadget, della data... Ora mi sento più leggera, questa mattina mi è sembrato di entrare un blog nuovo, pulito e mi ha risollevata.
Passando ai mascheramenti direi che, in linea di massima, possono essere riassunti sotto due tipologie: CULTURA DI MASSA, che vedono tutti quei post di interesse pubblico che puntano ad argomentazioni politiche, culturali, storiche,  pubblicitarie di valore più o meno alto, e CRONACHE SMESSE, cioè quei post o articoli leggeri anche sulla vita quotidiana del blogger. Per il primo caso vi rimando a Oggi ci tingiamo di giallo, mentre per il secondo a Borse gialle, e stampanti che non funzionano - la presenza del colore giallo come colonna portante è del tutto casuale, credetemi.

Trucchi e maschere sono, ovviamente, strettamente personali, dipendono dal blogger e dal blog creato, di conseguenza prendete queste classificazioni come tracce guida costruite sulla mia specifica esperienza.
Mantenendo tale condotta mi getto a pesce sulle altre buone scuse di cui nessun blogger può fare a meno: la prima è senza alcun dubbio quella dei PIFC, o "Progetti improbabili fuori controllo". Come ho scritto a fardiconto, una delle maggiori cause d'abbandono di blog è la carenza di lettori e sostenitori, come fare per collezionarli tutti?
Una risposta effettiva non credo ci sia, anche se produrre un buon blog potrebbe essere un buon modo. Poco ma sicuro i tentativi sono tanti e sciorinare un progetto dopo l'altro sembra sempre un'ottima soluzione. E se di primo impatto può sembrare esclusivamente un tentativo infantile, perché no? Ricordandoci di non cadere in scadenze opprimenti, temi troppo azzardati o pretese troppo elevate, una challenge può sempre darci un buono spunto.
Al secondo posto troviamo i MI TROVI ANCHE LÌ, cioè inscriversi a ogni genere di piattaforma in modo da tenersi collegati con tutti sempre e comunque: twitter, Facebook, anobii, instagram, siti di scrittura *non guardate me* e chi più ne ha più ne metta. Anche qui, l'idea non è malvagia, ma ricordiamoci che spalmarci su così tanti social può renderci la vita difficile: un profilo ben pubblicizzato può fare molto di più che tante pagine silenti.

Bene, non so esattamente se ho concluso, quindi mi riservo il diritto di apportare a questo post le dovute modifiche nel caso mi raggiunga un nuovo metodo o chissà quale altra balzana idea, nel frattempo invito tutti a seguire gli ultimi tre consigli della giornata: NON RICICLATE, quando si tratta di ecosistema può andare anche bene, ma nei blog il vecchio non è vintage. CAMBIATE PROSPETTIVA: a volte fissarsi troppo su qualcosa non è d'aiuto, lasciate andare, fate anche qualcosa di poco impegnativo, la semplicità alleggerisce anche gli animi. L'ALIENO È VOSTRO AMICO: tutti gli altri blogger non vi stanno rubando la scena e nemmeno sono in competizione con voi, coesistono con voi, quindi coinvolgeteli e partecipate alle loro gioie e ai loro dolori. Scambiarsi opinioni e idee fa maturare anche i post più difficili.

A questo punto vi sfido a trovare TUTTI gli errori da me commessi in questi ultimi due anni *help*.

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